Ogni progetto è l’inizio di un percorso. Idee, soluzioni e nuove prospettive si aprono, altre si chiudono. La strada prende direzioni a volte previste e volute, altre volte del tutto inaspettate.
Con Metrovia abbiamo disegnato per Roma un servizio metropolitano finalmente capace di fare rete. Una soluzione innovativa che consente di rimettere in moto Roma in tempi rapidi, perché prevede il riuso dell’esistente e pochissimi scavi.
Metrovia è un ineludibile, concreto presupposto per ripensare Roma.
In quest’avventura ci siamo spinti molto avanti. Così in avanti che, voltandoci a osservare il punto in cui Roma è rimasta oggi, verrebbe voglia di fermarsi e tornare indietro. E invece è giusto proseguire oltre.
Perché se Roma si trova nella situazione odierna, con un sistema trasportistico anchilosato e inefficiente e un problema congenito di mobilità penalizzante per tutti, questo è dovuto proprio al fatto che nessuno si è spinto oltre. Non si è mai potuto realizzare un sistema globale di mobilità. Una soluzione che investisse tutta l’area urbana, e non si limitasse solo ad una sommatoria di episodi spesso scollegati e decontestualizzati. In altre parole, negli anni sono mancate una visione d’insieme e una prospettiva chiara e coerente da perseguire.
Ci sarà tempo e modo di mostrare tutto il complesso del nostro lavoro, che necessita per forza di una certa gradualità, di una comunicazione per fasi. Ma possiamo dire sin d’ora dove vogliamo arrivare e come ci arriveremo.
In un arco temporale di 12-15 anni Roma, con un po’ di coraggio e di perseveranza politica, potrà dotarsi di un sistema di trasporto moderno ed efficiente, basato sul ferro, tale da consentire ai suoi cittadini di lasciare la macchina a casa. Un sistema che farà invidia alle altre capitali (che oggi ci surclassano).
Lo potrà fare un poco per volta, zona dopo zona. Con benefici tangibili già nell’arco dei primi anni.
Lo potrà fare, a patto che venga perseguito un preciso disegno di progressiva trasposizione della mobilità: dalla gomma al ferro. Non a casaccio (come succede oggi), ma sulla base di un programma specifico e di una pianificazione globale e coerente. Con la Metrovia e con le sue estensioni, anzitutto. Con i Metrotram. Con la diffusione delle zone 30 all’intero tessuto storico e consolidato. Con la valorizzazione dei percorsi pedonali e della ciclabilità. Con una trasformazione del paesaggio urbano capace di aggiungere nuovi punti di interesse ai tanti splendori della capitale.
Tutto questo si può fare partendo da un sistema complessivo della mobilità, ben studiato e pianificato.
Abbiamo l’ambizione di offrire questo disegno. Sappiamo che è un disegno a volte anche audace, ma mai astratto perché a guidarci è sempre la misura del possibile.
Abbiamo una Roma che pulsa e si muove rapida, davanti a noi. Non aspettiamo altro che diventi realtà.