Tor di Quinto è il nodo di scambio tra la linea M8 di Metrovia e la MO, oltre che dei treni regionali della Roma-Nord.
L’inserimento di questa stazione nel progetto Metrovia, che è anche il principale nodo di Roma nord, non può prescindere dalla riqualificazione di tutta l’area circostante, al momento piuttosto degradata, e dalla creazione di sentieri ciclopedonali che collegano la fermata alla ciclabile del Tevere.
Il nodo è attraversato dalle linee M8 di Metrovia e dalla MO (Cirlce Line) e dalla Roma-Civita Castellana-Viterbo (Roma Nord).
Oggi la stazione di Tor Quinto è raggiungibile solo da una stradina stretta e isolata, poco sicura da percorrere a piedi e non adatta al normale transito automobilistico.
Il sito è confinato in area marginale dalla presenza da un lato delle attività produttive cresciute a ridosso dell’anello ferroviario, dall’altro, soprattutto, dalla presenza del grande ippodromo e dell’annessa area militare. Un nuovo programma urbanistico potrebbe trasferire gli insediamenti della Difesa in altro luogo e prevedere, a ridosso del nodo di Tor di Quinto, un polo attrattivo (residenziale, commerciale, culturale, terziario etc.) che determini una maggiore densità edilizia e quindi l’integrazione della fermata in un contesto urbanizzato.
La destinazione che proponiamo, per l’Ippodromo di Tor di Quinto e tutto l’insediamento militare, è Tor di Valle. Questo consentirebbe di preservare l’impianto, altrimenti destinato alla demolizione: Tor di Valle ha un grandissimo potere evocativo, per Roma, dal cinema all’epica criminale, all’ingegneria: la pensilina a ombrelli iperbolici e parabolici è unica al mondo.
Per realizzare la nuova fermata Tor di Quinto sono necessarie le seguenti opere:
- due banchine a incarrozzamento alto con annesse pensiline;
- un collegamento sotterraneo tra le due linee del nodo ferroviario;
- un nuovo ingresso;
- un parcheggio auto;
- una pista ciclabile;
- la nuova stazione ferroviaria Tor di Quinto sulla chiusura nord dell’anello ferroviario, con due banchine con annesse pensiline, e due binari di precedenza;
È inoltre necessario adeguare la segnaletica e la comunicazione visiva al nuovo servizio integrato.