La stazione Termini, la più importante stazione romana, nel sistema Metrovia rimane il principale nodo di scambio, pur all’interno di in un nuovo modello policentrico. È crocevia ferroviario, metropolitano e metrotranviario.
Termini continua ad essere un hub di smistamento del trasporto pubblico, comprese le stazioni dei taxi e dei Metrotram all’esterno, in piazza dei Cinquecento. La rete integrata su ferro produce una diminuzione delle linee bus e quindi anche dei rispettivi capolinea.
Il nodo è attraversato: dalle linee M1, M2, M6, M7 di Metrovia; dalla MO (Circle Line); dalle linee regionali FL1, FL6, FL8; dal Leonardo Express, dall’Alta Velocità e dai Metrotram T1 e T8.
Relativamente al traffico ferroviario, una volta eliminati il passaggio dei convogli regionali della FL4 e della FL7, la lunga percorrenza dalla Tirrenica e, preferibilmente, qualche linea di Alta Velocità, la stazione Termini continua a ricevere i treni regionali (FL6 e FL8, nonché ex novo la FL1), la lunga percorrenza da sud (e se necessario anche da nord) e l’Alta Velocità con partenza e destinazione finale Roma. Infatti i collegamenti AV nord-sud solo passanti per Roma potrebbero limitarsi alla sosta a Tiburtina, risparmiando molto sul tempo totale di viaggio.
Il tutto però in un contesto di sostanziale riequilibrio generale con Tiburtina e Ostiense.
Contemporaneamente, viene enfatizzata la sua funzione nodale del trasporto metropolitano. Sono quattro le linee di Metrovia che si concentrano qui e che comportano una riorganizzazione generale dei percorsi pedonali interni: M1,M2, M6, M7. Inoltre alcune corse della MO, alternate a quelle che percorrono l’intero anello, si attestano a Termini.
M6 ed M7 occupano i binari esterni 25-29 che, già oggi collegati alla zona commerciale, devono prevedere un percorso continuo e isolato fino alle metro ipogee, possibile aggiungendo alcune tornellerie e un ulteriore sottopasso pedonale che porti direttamente all’atrio delle metropolitane.
È possibile inoltre immaginare una riqualificazione della piazza dei Cinquecento, ora ridotto a piazzale di capolinea dei bus, riorganizzando la rete di superficie su gomma. Infatti molte linee potranno essere soppresse perché sostituite da linee su ferro, oppure rese linee passanti e non più radiali, prolungandole a collegare periferie opposte. La piazza, liberata dalle pensiline dei bus, potrà essere così riprogettata.
Le opere sul nodo riguardano:
- la creazione di un percorso continuo tra i binari 25-29 e l’ingresso alle metropolitane M1 e M2, senza uscita dai tornelli;
- la creazione di un percorso continuo tra i binari 1 e 2 e l’ingresso alle metropolitane M1 e M2, senza uscita dai tornelli.
È inoltre necessario adeguare la segnaletica e la comunicazione visiva al nuovo servizio integrato.