4 km di scavi per prolungare in sotterranea la M9 dalla stazione Piramide-Ostiense fino alla stazione Flaminio e creare così un asse su ferro sulla direttrice nord-sud.
L’intervento, in poco meno di 4 km di scavo, presenta numerosi vantaggi:
- la creazione di un collegamento su ferro lungo l’asse nord-sud della Capitale (da Ostia a Montebello e non solo), oggi assente eppure essenziale come corridoio verticale di mobilità veloce;
- l’attraversamento del centro storico con quattro importanti fermate, che interessano aree non servite e favoriscono un’accessibilità sostenibile al cuore della città;
- la creazione di nodi di scambio, oltre che con la M8, anche con tutte le linee metropolitane già realizzate: M2 a Piramide, M3 a Venezia, M1 a Flaminio;
- la distribuzione del sovraccarico della M1 (ancora più pressante dopo l’allaccio di M3 a San Giovanni) lungo la nuova direttrice.
Gli scavi necessari al prolungamento della M9 possono essere realizzati con il metodo Roma, quindi sotto il livello dello strato archeologico. Le fermate (e i relativi scavi in risalita) sono invece pensati a ridosso di zone già oggetto di sventramenti negli anni ’30 o di interventi previsti per altre linee (Flaminio, Venezia).
La direttrice naturale di sviluppo punta a nord, lungo Via Flaminia, fino a Ponte Milvio, Vigna Clara e via Cassia.
FERMATE
La nuova fermata è ipogea. La coppia di binari della linea M9, subito dopo la stazione di Garbatella, viene proseguita in pendenza fino a raggiungere la quota sotterranea della nuova stazione. I percorsi connettono direttamente sia con la M2, sia con M4 e M6 alla stazione Ostiense, come indicato negli schemi del progetto Metrovia.
I restanti binari e le relative banchine e pensiline dell’attuale stazione di Porta San Paolo (attuale capolinea della M9 a Piramide), in disuso perché non più funzionali al ruolo di stazione terminale “di testa”, potranno essere utilizzati come deposito treni oppure – in un’ottica di riqualificazione e valorizzazione del sito – essere trasformati per ampliare il Museo del Treno adiacente.
A causa del dislivello tra le due linee, non è possibile effettuare un innesto della M9 sulla M8, per rendere la Roma Lido e la Roma Nord un’unica linea senza soluzione di continuità. Flaminio dunque diventa un nodo di scambio più articolato e importante, dove convergono M1, M8 e M9, in connessione anche con la rete tranviaria (T2 nel piazzale Flaminio; T3 e T4 nel quartiere).