Estensione Venezia - Casal del Marmo

Nel piano Metrovia 2021, la M3 viene estesa da Venezia a Casal del Marmo.
Tale estensione va concepita in tutto il suo percorso, evitando la segmentazione progettuale per tratte separate.
La parte esecutiva può invece contemplare due fasi consecutive, così da mandare in esercizio la prima tratta entro il 2035.

La prima tratta è Venezia – Clodio.
La seconda, Clodio – Casal del Marmo.

FASE 1

La prima estensione della linea M3 prevista dal progetto Metrovia si sviluppa da Venezia a piazzale Clodio, passando per corso Vittorio Emanuele, Castel Sant’Angelo e il quartiere Prati, con alcune differenze rispetto al tracciato ufficiale della tratta T2.

Per la realizzazione della tratta sotterranea propendiamo per la rivalutazione del “metodo Roma”, consistente in tunnel scavati da TBM di diametro maggiorato. In questo modo, anche gli atrii di stazione vengono scavati dalle talpe, e l’interessamento dello strato archeologico è limitato allo sbocco in superficie delle sole discenderie.

Le fermate sono: Navona, Sant’Angelo, Ottaviano (scambio con M1), Clodio.

Fermate

La fermata Navona, in corso Vittorio Emanuele, viene realizzata adottando il metodo di Metro X Roma, con una stazione baricentrica tra San Pantaleo e Sant’Andrea della Valle, e uscite su entrambe le piazze. In questo modo si ottiene una migliore distribuzione delle stazioni lungo il tracciato, con la fermata Navona in prossimità dei principali attrattori turistici: Piazza Navona e Pantheon.

Con questa opzione inoltre si preserva piazza della Chiesa Nuova, la più pregiata del corso con i prospetti di Santa Maria in Vallicella e dell’Oratorio dei Filippini, e con la bella fontana della Terrina. Al contrario, piazza Sant’Andrea della Valle è frutto di uno sventramento novecentesco, quindi di minor pregio storico-architettonico. La fontana di Carlo Maderno, già spostata una volta dalla sede originaria, potrà essere smontata e rimontata.

Per quanto riguarda il sottosuolo, non viene minimamente intaccato il sedime del Teatro di Pompeo, che si sviluppa sul versante opposto di corso Vittorio Emanuele ed ha nella facciata della chiesa di Sant’Andrea della Valle un punto perimetrale.

Stessa logica per la stazione Sant’Angelo, da realizzarsi secondo il progetto originario: posizionata sotto al Tevere, con doppia uscita su entrambi i versanti del fiume. Tale soluzione è indispensabile per coprire da un lato il bacino afferente dal corso Vittorio Emanuele, da via di Panico, Banchi Vecchi e via dei Coronari, e dall’altro quello di Castel Sant’Angelo.

Ottaviano diventa nodo di scambio con M1, oltre che con la linea tranviaria in superficie.
La fermata è situata, come pianificato, sotto via Barletta. Quattro ingressi che si aggiungono a quelli su viale Giulio Cesare, già presenti per l’attuale Metro A.

Il progetto Metrovia 2021 propone l’insediamento del capolinea temporaneo in prossimità del Piazzale Clodio, forte attrattore per la presenza della città giudiziaria, oltre che per la possibilità di scambio con i Metrotram T3 e T4. Questa soluzione differisce rispetto alle proposte “ufficiali” del progetto della tratta, che ipotizzano la fermata a Piazza Bainsizza o all’incrocio tra Viale Mazzini e Viale Angelico. Sebbene queste fermate sarebbero più baricentriche rispetto al quartiere, sono entrambe molto lontane dall’attrattore principale della zona, risultando meno efficaci.

Inoltre, la fermata vicino Piazzale Clodio è funzionale all’ulteriore prolungamento della linea.

FASE 2

La seconda tratta dell’estensione di M3 prevista da Metrovia 2021 si estende da Clodio a Casal del Marmo, in prossimità del GRA.